Genre: Blues
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Time: 00:50:53
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Credevo di averli ormai persi per strada, come quegli amici che se ne sono andati, o che ho abbandonato da qualche parte nella vita, e se guardo indietro faccio fatica a ricordare quando.
Invece, ecco qui un bel regalo di fine millennio, quella strana cosa blues partenopea è ancora viva, tra mille difficoltà di una vita così simile a quella che tutti conduciamo, e ci prova a dire la sua per la seconda volta. Solo sapere che Mario Insegna non si è arreso, e che gli amici vecchi e nuovi gli hanno dato una mano, recitando la loro parte nella commedia, è stata una gioia.
Che piaccia o non piaccia, il blues napoletano ha una sensualità particolare, e mi fa rimpiangere, nella mia vita così nordica, di non avere mai visto il sole tramontare a Mergellina. C'è dentro un po' di malinconia poetica della tradizione mediterranea, e l'ironia dissacrante come unico rimedio alle tragedie quotidiane. Pulcinella sarebbe soddisfatto. In fondo è una presa in giro, un bluesman che canta "Impiegato", elogiando i vantaggi di uno stipendio, per avere senza troppa fatica, una vita agiata, il sogno di qualunque madre….
Tra le note compatte del nuovo gruppo risalta sempre la chitarra precisa di Caponnetto, e convince la scelta dell'assolo di sax di Ninì. Il canto di Mario, con la sua voce non molto estesa ma profonda, riesce anche ad essere dolce e romantico, raccontando una storia d'amore senza futuro in "Appena Conosciuta". Il brano è suonato rigorosamente in trio, mentre la batteria sempre più precisa e soffice, a braccetto con il basso di Berlano, sostiene la splendida chitarra di Guido Migliaro.
I "nuovi" Blue Stuff rimangono sempre un incrocio tra Elio e le Storie Tese ed Edoardo Bennato, ma basta ascoltare l'assurda e divertentissima "Pienz' a salute, in stile country & western, con tanto di banjo e dobro, una storia così strana da sembrare vera (ma chi era questa Maria?), suonata come per gioco con ritmo incalzante e sottili ricami stilistici. Il tappeto sonoro che ogni brano adagia sotto di sé mantiene una buona qualità, e passa dal blues delicato di "Tempi Duri" dominato dalle note certosine di Caponnetto, allo sfogo suburbano di "Città Di Frontiera", che cavalca la slide di Migliaro, mentre un ascolto più attento ai testi ne rivela la toccante verità. Il pezzo più bello disco è quello legato ad un fatto personale, "Picchia Più Forte", dedicato da Mario a suo padre. L'attacco è in crescendo con il talkin' di Insegna, affiancato alla destra dalla chitarra elettrica, alla sinistra dall'armonica, per esplodere in un tripudio di batteria, mentre il basso di Berlano arrotonda il sound, lasciando sfogare le chitarre di Migliaro e Coppola. Questo blues cantato e picchiato forte racconta la vita di Mario, e a molti musicisti ricorderà forse qualcosa. Con il dobro di Guido "il Blues della strada" diventa una ballata un po' country, che parla del viaggio, di amore, di un posto dove suonare il blues, sempre in movimento, con l'armonica eclettica di Massimo Furio introdotta nella parte finale del brano, ed un sound senza la minima sbavatura. Tanto per non dimenticare che la maggior parte del tempo la si passa in viaggio, ecco "Compagno di Strada", dedicato al furgone, sempre fedele al contrario delle donne. Il brano sembra un country anni settanta, in stile "Good Old Boys", con le chitarre di Coppola che dialogano tra loro, e Pasquariello che tranquillo ci mette dolcemente le note del suo basso.
La sensazione del passare del tempo non ha un rimedio, né una cura. Sapere che una persona cara ci sarà sempre, che troverai sempre le cose importanti allo stesso posto, e la musica degli amici allo stesso indirizzo può far credere che esista qualcosa che durerà. (Davide Grandi - Il Blues)
Tracklist:
01 - Impiegato 03:10
02 - Il Blues Della Strada 03:56
03 - Appena Conosciuta 03:24
04 - E' Asciuto Pazzo 'O Padrone 04:13
05 - Pienz' A Salute 03:39
06 - Tempi Duri 04:03
07 - Città Di Frontiera 03:26
08 - Compagno Di Strada 03:35
09 - Picchia Più Forte 04:43
10 - L'acqua È Poca 03:49
11 - Afragola Shuffle 04:32
12 - Mo' Chi Pava 04:33
13 - E' Asciuto Pazzo 'O Padrone ('92) 03:50
Blue Stuff here:
DL
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