Genre: Blues
Rate: 160 kbps CBR / 44100
Time: 00:52:27
Size: 59,99 MB
Un solido disco di blues. Blues italiano, cantato col cuore, suonato come si deve e al servizio di testi d’autore. Cosa si può volere di più? In effetti il disco scorre amabilmente, senza incespicare, tra brani tirati e altri più morbidi in pieno stile cantautorale. Dietro a tutto sta la produzione e la capacità di scrittura di Massimo Bubola che si è occupato anche del mixaggio, di scrivere tutti i testi e parte delle musiche. Se poi aggiungiamo che chitarra e voci sono nelle sicure mani e nell’ugola espressiva di Roberto Morbioli e che piano, basso e batteria non smarriscono mai il treno, abbiamo tra le mani un ottimo disco di blues italiano. Con una piccola gemma: “Sotto un cielo così”..
Nonostante Bubola non ce la faccia a non intervenire con il suo vocione ruggente, in quel tono “caricatura” di blues di cui il brano non avvertiva bisogno. Come faccia a non capire che andare “sotto” le proprie capacità vocali non può funzionare e che sa di sforzato e di artefatto, non riesco proprio a capirlo a mia volta. O uno nasce con la voce alla Leonard Cohen (che mi farebbe ridere in falsetto) o è meglio che canti con la sua propria voce, che, peraltro, non è affatto male.
Finita la mia piccola parentesi personale anti-buboliana (ognuno ha le sue fisse ), veniamo adesso a decantarne i pregi che sono molti. Innanzitutto una capacità produttiva di valore che ha fatto sì che attorno a lui si coagulassero alcuni fermenti musicali molto interessanti: a partire dal fenomeno Luigi Maieron, per proseguire con la Sedon Salvadie, con Michele Gazich, con gli Arcastella e ora anche con la Morblus Band.
Roberto Morbioli come band leader, Daniele Scala al piano e all’Hammond, Carmelo Leotta al basso, Lele Zamperini alla batteria, a cui si uniscono in quest’oocasione Shibu alle percussioni, gli Hillibilly soul ai cori e Marco Pandolfi all’armonica formano un ensemble affiatato che in realtà è attivo da anni nell’esecuzione di cover. La band nasce nel 1991 e ha inciso già quattro album a partire dal 1995, prima di Mrs Miller, che comunque, come loro stessi ammettono, rappresenta un punto di svolta e di maturazione nella loro produzione.
Tra brani più di maniera e altri più originali, la band inanella 11 canzoni per totali 53/54 minuti di musica di gradevole ascolto. Insomma, non si salta dalla sedia, ma si tiene il ritmo, si seguono bene suoni e testi e ci si trova anche a cantare in fretta il motivo proposto.
Oltre alla bellissima lenta e d’atmosfera “Sotto un cielo così”, anche “Confondimi”, la countreggiante “Il tempo è un ladro”, “Ottobre” e “Specchi rosa, specchi blu” reclamano attenzione. Trascurabile, nonostante sia strombazzata negli strilli pubblicitari, la presenza di Beppe Grillo come autore di una canzone insieme a Bubola: “La fabbrica di incubi” è un divertissement e nulla più. (http://www.bielle.org/recensioni/rece_MrsMiller.htm)
Tracklist:
01 - Goodbye Mrs. Miller 04:29
02 - La Fabbrica Di Incubi 03:19
03 - Secret Baby Love 04:15
04 - Guidando Col Diavolo 05:19
05 - Sotto Un Cielo Così 04:47
06 - Piccola Isterica 04:51
07 - Confondimi 05:44
08 - Il Tempo È Un Ladro 05:19
09 - Misunderstanding (Caro Rol) 05:07
10 - Ottobre 05:01
11 - Specchi Rosa, Specchi Blu 04:16
Morblus Band here:
DL
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